Biografia
Cloti Ricciardi
Roma 1939
Vive a Roma
Artista attiva sin dagli anni Sessanta e impegnata nel movimento femminista romano degli anni Settanta, Cloti Ricciardi rivendica lo sguardo laterale delle artiste donne come strumento di consapevolezza con cui modificare la struttura simbolica dell’arte. Nel suo lavoro la componente performativa si accompagna a un’analisi dello spazio, creato ed esplorato tramite una fusione di scultura, architettura, pittura e installazione.
Respiro (1968), viene allestita a Palazzo delle Esposizioni dopo essere stata esposta nel 1968 al teatro del Circolo La Fede di Roma e l’anno successivo presso la galleria Modern Art Agency. Uno dei primi esempi di ambiente interattivo in Italia, l’opera è una stanza completamente rivestita di tessuto bianco, attivata dai visitatori tramite fettucce che, connesse a un sistema nascosto di carrucole, fanno in modo che l’ambiente ‘respiri’. Respiro propone una riflessione sulla centralità del corpo individuale e collettivo nello spazio espositivo, che varia grazie alle azioni dei visitatori sulle fettucce. Allo spazio normato del white cube, con i suoi muri bianchi e silenziosi dove nei musei si espongono le opere di arte contemporanea, Ricciardi giustappone uno spazio-corpo che si liquefà, svincolandosi dalle costrizioni del patriarcato, creando un nuovo terreno di interazione.