Merano 1942, vive a Milano

Lugo di Romagna 1942 – Milano 2018

Dagli anni Settanta, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi espandono l’idea di cinema d’avanguardia, includendo nelle loro opere materiali d’archivio per una rilettura critica della Storia. Il loro lavoro si avvale dell’uso della “camera analitica”, un dispositivo di ripresa creato artigianalmente per ri-filmare, fotogramma per fotogramma, pellicole della prima metà del Novecento o filmati realizzati da loro. Facendo emergere ciò che la velocità del movimento filmico solitamente cela, gli artisti trasformano volti, gesti, paesaggi e ne propongono letture alternative rispetto a quelle originarie, svelandone le intenzioni propagandistiche.

Pays Barbare (2013) affronta la rappresentazione del potere fascista, la storia del colonialismo italiano in Libia, Eritrea ed Etiopia e i suoi crimini attraverso immagini intime o ufficiali, riprese aeree, fotografie di documentazione. I fotogrammi, rimontati e virati nelle colorazioni del ciano, del giallo, del magenta, presentano uno spaccato destabilizzante e raramente accessibile alla memoria collettiva italiana, sollevando la questione su quali fossero i paesi realmente ‘barbari’.