Los Angeles 1962

Vive a Milano

Norma Jeane è un*artista senza corpo, senza genere, senza una biografia e che lega il tema dell’identità a una riflessione suIle strategie di produzione del lavoro artistico. Il suo lavoro multimediale mette in discussione la centralità della specie umana e attribuisce alla tecnologia una dimensione sensibile.

Norma Jeane è interessat* a osservare questa dimensione in relazione agli esseri umani e a indagare in particolare il processo di proiezione antropomorfa cui gli oggetti tecnologici vengono sottoposti. Questo legame simbiotico viene tradotto fisicamente nello spazio esterno di Palazzo delle Esposizioni dall’opera Corpo di fabbrica (2020), un sistema di luci regolato dalla frequenza e dall’intensità del respiro di Norma Jeane. Per tutta la durata della mostra l’artista indosserà un dispositivo che, in tempo reale, invierà dati alla centralina che gestisce l’illuminazione. L’opera, visibile solo con il buio, quando la mostra è chiusa, invita a riflettere sulla dimensione politica del respiro, quanto mai presente nel corso di questo 2020.