Monica Cuoghi, Mantova 1965

Claudio Corsello, Bologna 1964

Vivono a Bologna

L’opera di Cuoghi Corsello prende forma negli anni Ottanta sui muri di Bologna, dove i due artisti sperimentano il graffitismo e i tag come gesti di riappropriazione visiva della città, e si manifesta dentro e fuori gli spazi deputati all’arte, anche con l’occupazione di edifici e fabbriche abbandonate che vengono così riattivati.

In mostra presentano una moquette che si srotola come una sacra scrittura, dipinta attraverso un procedimento simile a quello del cadavre exquis. I soggetti, scelti dagli artisti durante il processo pittorico, sono figure immaginifiche e fiabesche ma anche eventi e paesaggi tratti da un archivio privato di immagini fotografiche da loro scattate. Quella di Cuoghi Corsello è una pratica artistica totale e spirituale, radicalmente intrecciata alla loro vita privata ma anche a una concezione del tempo fluida e magica. L’utilizzo della vernice spray, che ricorda la pratica del writing, lascia una traccia eterea sulla moquette creando un cortocircuito tra presenza, apparizione e materialità.