Biografia

Diego Gualandris

Alzano Lombardo 1993

Vive a Roma

 

Diego Gualandris intende la pittura come la forma più sofisticata di seduzione. L’erotismo che alimenta il suo istinto pittorico porta a un vero e proprio corpo a corpo tra sé e lo spazio della tela, su cui l’artista fa un uso spregiudicato di mezzi – olio per friggere come diluente dei colori, peluche come pennelli – a testimoniare l’avversione verso la razionalità della tecnica artistica.

Il trittico Edera (2020) è concepito a partire dalle rappresentazioni dell’immaginario dell’Eden nella storia dell’arte, dal cui stereotipo l’artista si allontana a favore di una composizione che rivela il suo approccio surreale e onirico, nutrito di psichedelia, fantascienza e fiaba. Le tracce degli amplessi consumati sulla tela, piegata in porzioni ridotte e successivamente srotolata, danno vita a un paesaggio incommensurabile che si ricompone dopo essere stato frammentato, assecondando il processo di occultamento e svelamento con cui Gualandris compone le sue immagini stratificate.

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Diego Gualandris, veduta dell’allestimento, Quadriennale d’arte 2020 FUORI

Foto DSL Studio

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Diego Gualandris, veduta dell’allestimento, Quadriennale d’arte 2020 FUORI

Foto DSL Studio